il nuovo decreto Pnrr

Nasce il controllo dei prefetti per evitare alle imprese l’interdittiva antimafia

Federico Cafiero De Raho (LaPresse)
Federico Cafiero De Raho (LaPresse)
  • Il governo ha introdotto un’alternativa all’interdittiva, quindi all’impossibilità di ricevere finanziamenti e appalti pubblici, in presenza di «agevolazione occasionale» della criminalità.
  • La nuova norma non a caso si accompagna alle disposizioni per l’erogazione dei contributi milionari e a fondo perduto del Pnrr. L’obiettivo che si pone è ambizioso: «Attirare dalla parte dell’economia sana imprenditori che non sono mafiosi», spiega il procuratore nazionale Antimafia De Raho.
  • Per Raffaele Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, oggi procuratore di Perugia, riguardo all’incisività dell’azione antimafia di questo controllo prefettizio commenta: «Non la rafforza né la indebolisce, ma è una misura intelligente che rende più giuste e più corrette le misure». Funzionerà?

Il nuovo decreto per attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha un’ultima parte che si pone un obiettivo ambizioso: «Attirare dalla parte dell’economia sana imprenditori che non sono mafiosi». Una «sanificazione mi verrebbe da dire in tempi di pandemia» spiega a Domani Federico Cafiero De Raho, il procuratore nazionale antimafia dopo aver letto il testo. Il decreto, arrivato in gazzetta ufficiale lo scorso 6 novembre, per la prima volta introduce un’alternativa all’interdittiva tra

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