La premier ha sottoscritto l’accordo sul 5% del Pil in difesa: «Occasione per l’industria». La leader Pd alla presidente della Commissione Ue: «I nostri voti non sono scontati»
Il vertice Nato è finito come da pronostici di partenza: la premier Giorgia Meloni in perfetta sintonia con il presidente americano Donald Trump e ora via verso il Consiglio europeo. Strategicamente sorda ai distinguo dentro il suo governo, Meloni è arrivata all’Aja pronta a sottoscrivere l’accordo per il 5 per cento del Pil in armi e difesa e ha confermato l’ottimismo verso la chiusura della trattativa sui dazi al 10 per cento, che «non sarebbe particolarmente impattante» e che è stato anche ar



