- Se i discorsi meritano un titolo, quello pronunciato da Sergio Mattarella rimarrà nella memoria come il “discorso della dignità”, «pietra angolare del nostro impegno».
- Con il suo discorso il capo dello stato ha dettato la chiave per leggere non le sue prossime azioni, ma natura e obiettivi del prossimo settennato.
- Al fondo, giurando per la seconda volta, il suo messaggio è stato semplice e diretto: «Se ne siete capaci tornate a fare politica». Facciamo in modo di ascoltarlo.
Se i discorsi meritano un titolo, quello pronunciato da Sergio Mattarella rimarrà nella memoria come il “discorso della dignità”. Una dignità descritta come «pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile». Il presidente ha elencato radici e traguardi di quel termine da tempo cuore della battaglia di alcuni e che dovrebbe fondare l’ambizione della politica se intesa come strumento di emancipazione della parte offesa del mondo. Dignità, ha detto, è opporsi al razzismo e all



