Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di governatore in un video condiviso su Facebook. «Il 25 settembre – ha detto – si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche come avverrà in tutta Italia». Musumeci ha aggiunto che la sua è stata una decisione sofferta e meditata che «ho adottato dopo averci pensato alcuni giorni», ma ha immediatamente aggiunto che la sua non è stata «una decisione che ha alcuna ragione politica, ma solo ragioni tecniche». 

Musumeci ha quindi elencato alcune delle motivazioni che lo avrebbero spinto a chiudere anzitempo la legislatura: il risparmio economico derivante dalla mancata chiusura delle scuole, inoltre il rischio che in autunno i contagi da Covid crescano, come prevedono gli esperti infettivologi, mettendo a serio rischio il voto regionale.

Restare in campo

Nel corso del suo lungo filmato il governatore si è soffermato anche sul suo futuro politico confermando che lui è e resterà in campo: «Sono fermo a quello che ho detto il 23 luglio, cioè che sono pronto a guidare il centrodestra per la vittoria. Se sono divisivo e non è un capriccio posso fare un passo di lato. Trovate un candidato, fatecelo conoscere e faremo le nostre valutazioni e andremo avanti».

Il governatore ha concluso il suo post con un ringraziamento alla leader di FdI, Giorgia Meloni, per averlo lasciato libero di decidere e poi ha comunicato di aver già informato della sua scelta il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché. Una comunicazione ufficiale che chiude così anche il possibile e annunciato passaggio in aula all’Assemblea regionale siciliana previsto per questa mattina alle 11. Appuntamento che, a questo punto, coincide con l’ultimo atto ufficiale da presidente di Musumeci: la posa della prima pietra della nuova cittadella giudiziaria di Catania, opera voluta fortemente proprio dal governatore e dal suo assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone.

Lo scontro nel centrodestra

Ora si apre lo scontro nel centrodestra che, già impegnato sul piano nazionale nella definizione delle candidature e delle liste per le elezioni politiche, deve trovare un candidato unitario per le regionali in Sicilia.

I nomi sono sempre gli stessi. Quello dell’ex ministra Stefania Prestigiacomo, sostenuta da Forza Italia e da Silvio Berlusconi in persona, che sta prendendo quota per la sfida tutta al femminile con la candidata del centrosinistra Caterina Chinnici. Tra i papabili anche l’europarlamentare di FdI Raffaele Stancanelli (che però Meloni non vorrebbe) e il magistrato Massimo Russo, per una sfida che vedrebbe alla fine due magistrati (anche Chinnici lo è) contendersi la poltrona più alta di palazzo D’Orleans.

 

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