l’Intervista

Nicola Zingaretti (Pd): «Meloni complice dei nemici dell’Ue, ma su Kiev serve il mandato Onu»

Nicola Zingaretti capodelegazione Pd a Bruxelles, lo scorso 22 marzo a Ventotene, fra il vicesindaco Pino Pepe e ilsegretario del Pd del Lazio Daniele Leodori
Nicola Zingaretti capodelegazione Pd a Bruxelles, lo scorso 22 marzo a Ventotene, fra il vicesindaco Pino Pepe e ilsegretario del Pd del Lazio Daniele Leodori

Intervista all’ex segretario dem e capodelegazione a Bruxelles. «Le continue provocazioni di Meloni provano a nascondere un suo problema». Sui volenterosi per la difesa dell’Ucraina «la premier frena non perché sia pacifista o pontiera, ma perché è complice di chi non vuole l’Europa al tavolo dei negoziati». Calenda? «Non è credibile chi denuncia ogni giorno i pericoli della destra al governo e poi non sente il dovere della ricerca di un’unità»

Un Pd come «una comunità hippie demilitarizzata» è una battutaccia, l’ennesima di Giorgia Meloni contro Elly Schlein, tanto più perché pronunciata, sabato scorso, in un congresso di un partito potenzialmente alleato dei dem, Azione. E di fronte a esponenti Pd che non condividono la linea della segretaria. Ma Nicola Zingaretti, ex segretario dem e oggi capodelegazione a Bruxelles, non si scompone. Perché, spiega, «le continue battute e provocazioni di Meloni provano a nascondere un suo problema.

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