Cingolani verso la conferma, Pontecorvo salterà. Manovre (inutili) di disinformazione contro Descalzi. In Eni Mellillo “inguaia” Zafarana, Scaroni senza sponsor. Del Fante tra Poste e Mps: Lovaglio è in bilico
La scadenza dei vertici delle grandi partecipate pubbliche è tra cinque, sei mesi, ma a Roma e Milano nei salotti economici e politici non si parla d’altro già da settimane. Quelle della primavera 2026 sono nomine decisive, perché saranno le ultime che farà il governo Meloni prima del voto del 2027: piazzare amministratori delegati, consiglieri e presidenti capaci (e fedeli) in Eni, Enel, Leonardo, Poste, Terna e Snam garantirà potere vero nei tre anni a venire, anche in caso – per ora remoto –


