- Un ministero della transizione ecologica «alla francese» si occuperebbe non solo di ambiente ed energia, ma anche di case, mobilità, trasporti e agricoltura.
- La sua istituzione avrebbe il vantaggio di affrontare tematiche che oggi sono spacchettate per ministeri e competenze diversi, ma ha un grande svantaggio: richiede tempo (che probabilmente non abbiamo).
- Il ministero francese usato come modello ha avuto una storia turbolenta: quattro cambi in quattro anni, il primo ministro per la transizione energetica ha finito col fare causa allo Stato per danni ambientali (vincendo).
Con la prospettiva di un nuovo ministero per la transizione ecologica, la Francia è stata ripetutamente evocata nelle consultazioni, perché lì quella posizione esiste da quando Emmanuel Macron è presidente. La storia però vale sia come modello di ecologia di governo, sia da monito su come non bastino ambizione politica o un super-ministero a guida ambientalista per mettere in piedi una transizione efficace. La formula attuale del Ministère de la transition écologique è stata concepita come mani



