La premier ha rilanciato il taglio al ceto medio. L’Upb avverte: «Spazi di bilancio già esauriti». L’inflazione erode i salari e il taglio del cuneo è un boomerang. Sulla tasse ci sono molti impegni disattesi
Perso tra le nebbie delle promesse disattese, flat tax in testa, è tornato sul proscenio un evergreen della destra al governo: il taglio delle tasse al ceto medio. Giorgia Meloni ha tirato a lucido un impegno, non rispettato nei fatti nell’ultima legge di Bilancio. Per un motivo semplice: mancavano le risorse. È stata un’ossessione per Forza Italia, con in testa il vicepremier Antonio Tajani, che chiedeva di lanciare un segnale, magari portando l’aliquota dal 35 al 34 per cento, invece della sfo



