Niente più sponsorizzazioni elettorali: da ottobre Meta chiude ai partiti. La Lega prepara il terreno con video verticali, attacchi anti-woke e una rete parallela di influencer rilanciati sui canali ufficiali per aggirare il divieto. Amenduni (ProForma): «Una strada obbligata per tutti. Ma per alcuni problema è la crisi del messaggio politico»
La “Bestia” della propaganda si evolve. O almeno ci prova. Per capirlo basta osservare con attenzione i profili social della Lega, popolati nell’ultimo periodo da tiktoker. Volti giovani, voci pacate, contenuti provocatori. Non sono persone legate al Carroccio, vengono “ripostate”. Parlano il neo-linguaggio Maga che in America tanta fortuna ha portato a Donald Trump. Dal celodurismo di Bossi della prima Lega si è passati alla bestia di Morisi che alternava feroci campagne xenofobe o fette di pan



