- Matteo Renzi e Carlo Calenda accusano Pd e M5s di spartirsi la manciata di incarichi che spettano, per prassi, all’opposizione, sempreché l’opposizione riesca a far convergere i propri voti.
- Ma Letta e Conte quasi non si parlano. E la mossa del leader Iv sembra prefigurare un altro scenario: dare alla maggioranza la possibilità di spaccare ancora una volta le minoranze.
- Boccia (Pd): «Falsificazioni. Con i numeri che hanno, potranno accedere alle cariche negli uffici di presidenza. La vicepresidenza del Senato va ai gruppi maggiori». Venerdì la direzione aprirà il percorso congressuale
A parole sono tutti contro le destre – Pd, M5s e Italia viva-Azione – ma poi non si parlano fra loro. E così, dopo aver regalato la vittoria a Giorgia Meloni, ora rischiano di regalare a lei e alla sua travagliata maggioranza anche gli strapuntini che spetterebbero alle opposizioni: due vicepresidenti delle camere su quattro totali, due questori su tre, e quattro segretari d’aula su otto. L’altra ipotesi, ancora più velenosa e paradossale, è quella di dare alla stessa maggioranza, che pure sten



