- Maurizio Landini è con i pacifisti della piazza San Giovanni a Roma, quella che «no all’invio di armi», ma anche in quella dei sindaci europei a Firenze, che promettono aiuti al “resistente” presidente ucraino Zelensky.
- Il suo programma da leader della Cgil è l’unità sindacale, ma poi litiga con la Cisl. La sua leadership politica, mai accettata ma sempre incombente, sembra un destino scritto e tuttavia inafferrabile.
- Così andò ai tempi della Coalizione sociale, quando si mise alla testa di un blocco antagonista. Che però si sgretolò. E lui andò a fare il segretario della Cgil. Il rapporto sofferto con Draghi, ora l’appuntamento con la riforma delle pensioni. Sempre in bilico fra radicalità e firma dei contratti.
L’unità e lo strappo, le tentazioni di un leader naturale della sinistra
13 marzo 2022 • 19:08