Tre nuovi indiziati.

Palermo e caso Aldo Naro, l’assassino che piaceva a tutti non era solo

  • Della vicenda di Nato, il giovane medico ucciso la notte di san Valentino in una discoteca del quartiere Zen, Domani se n’è occupato l'estate scorsa raccontando le incoerenze di un’indagine giudiziaria e la dolorosa rabbia della famiglia, le inspiegabili incertezze della procura e il contesto marcio nel quale è maturato l’omicidio.
  • Una nuova perizia ribalta i primi esami medico legali e svela che ad uccidere Aldo non è stato soltanto il minorenne che si è candidamente attribuito ogni colpa.
  • Un brutale pestaggio, movente ancora ignoto. Come, naturalmente, tutte da dimostrare sono le responsabilità dei tre nuovi indiziati. Per loro, il processo, si aprirà in corte di assise il prossimo 9 giugno.

Era inerte, sembrava un manichino. Era a terra, come un pugile messo ko e con l’avversario che però continuava a colpirlo una, due, tre e anche quattro o cinque volte. La perizia medica che ribalta un’indagine frettolosa svela che «era già privo di sensi» e ogni calcio «gli faceva sbattere il cervello dentro la testa». Sino a quando se n’è andato, sino a quando è morto. E non lo ha ucciso solo il reo confesso, il ragazzo minorenne che si è candidamente attribuito il crimine, l’assassino che pia

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