Ieri, oggi e domani. Le concessioni balneari per la gestione delle spiagge italiane dividono perennemente i partiti. Il governo di Mario Draghi non è esente dalla lotta che ha caratterizzato le ultime legislature. Al Senato, dove il disegno di legge sulla concorrenza è in discussione, non è stato ancora trovato un accordo sulla messa a gara delle concessioni. Il ddl prevede che partano nel 2023, ma il centrodestra punta a rinviare tutto al 2025. Il premier giovedì scorso ha convocato d’urgenza i ministri a palazzo Chigi per lanciare un ultimatum: il ddl deve andare in aula entro maggio, e senza un accordo imporrà il voto di fiducia. Per accelerare l’esame della legge, Draghi ha scritto anche alla presidente di palazzo Madama, Elisabetta Casellati, chiedendole di calendarizzare il provvedimento il più presto possibile, cosicché l’assemblea ne discuta entro fine mese. La sede in cui se ne parlerà è la riunione dei capigruppo, convocata per martedì alle 15.

In bilico il voto sull’Ucraina

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Questa settimana le due assemblee probabilmente non saranno chiamate a votare sul prossimo Consiglio europeo, in programma per il 30 e il 31 maggio. Movimento 5 stelle e Lega avrebbero voluto utilizzare le eventuali comunicazioni di Mario Draghi, e la consueta risoluzione che da prassi viene presentata alla fine dell’intervento del presidente e su cui i gruppi parlamentari sono chiamati a esprimersi, per cambiare orientamento alla linea del governo sulla guerra in Ucraina.

In programma c’è un Consiglio europeo “straordinario”, quindi la presenza del premier in parlamento e la votazione non può essere data per scontata. Nel caso degli incontri “straordinari” serve, infatti, l’accordo da parte di tutti i gruppi. Mercoledì è in programma una riunione dei capigruppo di Montecitorio, ma è difficile che in quella sede si raggiunga un accordo per chiedere a Draghi di venire in aula tra giovedì e venerdì.

Il Pd si prepara a presentare una mozione per il riconoscimento di Holodomor, la carestia che si abbatté sull’Ucraina dal 1932 al 1933, come genocidio. Il documento verrà presentato mercoledì alla Camera.

Fine vita mai

Anche questa settimana la commissione Giustizia del Senato non si occuperà della legge sulla morte medicalmente assistita, il cosiddetto Fine vita. I partiti di centrosinistra e il Movimento 5 stelle più volte hanno detto che il tema è una delle priorità di questa legislatura, ma nella pratica questa volontà non si sta concretizzando. Il presidente e senatore leghista Andrea Ostellari non è nuovo nel bloccare le leggi invise al suo partito e, come successo per il disegno di legge Zan sull’omotransfobia, continua a non inserire il tema in calendario. Questa settimana, però, i senatori della stessa commissione si occuperanno della raccolta e commercializzazione dei tartufi.

La Camera, invece, martedì riprenderà l’esame della proposta di legge per legalizzare la cannabis. I deputati dovrebbero procedere con il voto degli emendamenti. Rimane il problema della materia condivisa con il Senato: nelle scorse settimane, Ostellari ha inserito una legge sugli stupefacenti (a firma del suo partito e molto più restrittiva rispetto a quella della Camera) tra quelle in trattazione nella sua commissione.

Generalmente le due camere non possono trattare gli stessi argomenti, quindi i presidenti Casellati e Roberto Fico devono accordarsi su quale ramo del parlamento deve avere la precedenza. Essendo però la Camera in vantaggio temporale, della legge se ne discute da un anno, molto probabilmente saranno i deputati ad avere la meglio.

Alternanza scuola-lavoro

A gennaio molti studenti sono scesi in piazza per protestare contro le morti avvenute in contesti di alternanza scuola-lavoro. Ci sono stati scontri con le forze dell’ordine e molti di quei ragazzi sono tornati a casa con ferite e traumi perché manganellati. Recentemente abbiamo raccontato delle perquisizioni che si stanno svolgendo nei confronti dei ragazzi presenti nelle piazze. 

Il parlamento sta discutendo del tema dei tirocini curricolari e, nelle commissioni Cultura e Lavoro della Camera, sono stati invitati a parlarne due ministri. Mercoledì interverrà quello del Lavoro Andrea Orlando, giovedì invece la titolare dell’Università Cristina Messa. 

Caro energia e Ilva

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La crisi energetica e il tema dell’ambiente sarà al centro di un’informativa urgente in parlamento del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Interverrà martedì in vista del G7 dei ministri dell’Energia e dell’Ambiente, sia alla Camera sia al Senato.

Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno deciso di convocare Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d'Italia, e i commissari straordinari dell’ex Ilva, per parlare delle bonifiche relative all’area di Taranto. Si inizia martedì alle 13. 

Nota politica

Matteo Renzi continua il suo tour per presentare il suo nuovo libro, Il mostro. Martedì sarà a Bologna, mentre mercoledì andrà a Genova, una delle città che andrà al voto il 12 giugno per rinnovare la giunta comunale. 

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