Italia

Parola d’ordine: «Comando io». Il governo senza controllori

 

  • Dall’inizio della legislatura, l’esecutivo Meloni è sempre stato allergico ai sindacati di altri enti sul suo operato

  • Da Bankitalia alla Corte dei conti fino ai burocrati su cui usare «il machete», il fastidio è sempre stato manifesto

  • Del resto, considerare i controlli dello stato – siano essi sui risparmi privati o sui fondi pubblici – come disturbi al manovratore è un elemento costante del governo

In otto mesi di governo, un profilo dell’esecutivo Meloni è emerso in maniera più preponderante degli altri: l’allergia ai controlli. Nelle ultime settimane è risultato più eclatante dopo lo scontro con la Corte dei conti, ma a ben vedere i semi di questo fastidio nei confronti di tutte le autorità non allineate all’esecutivo è emerso sin dai primi passi di Giorgia Meloni. Considerate come fastidiosi grilli parlanti, il tentativo è stato quello di silenziarle. Oscure manine, anonimi burocra

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