Nel comitato costituente del prossimo Pd ci sono Filippo Andreatta, Viola Ardone, Giulia Blasi, Paolo Ciani, Gianni Cuperlo, Alfredo D’Attorre, Valentina Cuppi, Roberto Esposito, Emanuele Felice, Susanna Camusso e Annamaria Furlan, Elisabetta Gualmini, Mauro Magatti, Luigi Manconi, Barbara Pollastrini, Sandro Ruotolo, Chiara Saraceno, Giorgia Serughetti, Carlo Trigilia, Nadia Urbinati, Luigi Zanda e Nicola Zingaretti.

Lo annuncia Enrico Letta alla riunione della direzione, anche se è una proposta e, mette le mani avanti, la lista non è ancora completa. «Mancano ancora dei nomi, perché non tutti gli invitati hanno risposto positivamente, mancano ancora alcune risposte». Un terzo dell’elenco è composto da esterni, un terzo da parlamentari e un terzo dai territori. Invitati i presidenti di regione del Pd, e naturalmente i candidati: per questo non c’è il nome di Stefano Bonaccini e di Elly Schlein in quell’elenco.

Ci saranno anche Dario Nardella, Matteo Ricci e Antonio Decaro in quanto presidenti di Eurocities, l’associazione dei comuni europei, Ali, quella delle autonomie locali, e Anci, quella dei comuni italiani. Sono quaranta componenti fissi, che eleggeranno un presidente, e fra gli invitati anche due segretari regionali, due provinciali e due segretari di circolo: saranno estratti a sorte fra quelli che si offriranno di partecipare.

Ci sono, sparsi in ordine alfabetico, i rappresentanti delle forze politiche degli alleati Art.1 e Demos, nella speranza che alla fine del congresso decidano di entrare nel nuovo Pd. E di sciogliersi, fatto che per Demos fin qui è improbabile.

Il discorso di Letta

Nel discorso di apertura dei lavori, Letta annuncia le mobilitazioni contro la finanziaria del governo di Giorgi Meloni. «Il 3 dicembre sui territori e poi il 17 dicembre a Roma a livello nazionale metteremo in campo il complesso delle nostre controproposte. Alzeremo le bandiere legate alla lotta all'inflazione, contro il carovita, per il salario minimo, per il taglio vero del cuneo fiscale». Il segretario non fa cenno all’intenzione di Giuseppe Conte di convocare la piazza con una bandiera un po’ più rumorosa, quella della difesa al reddito di cittadinanza.

Letta ribadisce anche che le candidature alle regionali del Lazio e della Lombardia sono ormai scelte: e questo per smentire la voci di eventuali ripensamenti chiesti dai Cinque stelle. «Sono elezioni regionali difficili, complicate, ma le abbiamo affrontate con la chiave giusta: discussione approfondita, delicatezze per capire e allargare a regioni giuste per esigenze delle regioni. Le candidature di Alessio D’Amato e Piefrancesco Majorino sono importanti, saranno i portabandiera di un progetto».

Quanto al reddito di cittadinanza, la finanziaria – nel corso della riunione ne fa una lettura critica dettagliata Antonio Misiani, responsabile economico – lo abolisce di fatto ma il Pd dovrebbe difenderlo con più determinazione, spiega Andrea Orlando, il principale esponente della sinistra che qui parla della manovra ma in realtà si fa precedere da un severo post su Facebook in cui ammette che «la costituente stenta».

Il percorso congressuale

La sinistra è delusa dal percorso congressuale, e cioè da quella fase di approfondimento che Letta ha quasi azzerato quando, sabato, a fine assemblea, ha detto quel (contestato) «E ora avanti con i candidati». Che però formalmente dovrebbero arrivare solo a fine gennaio, a valle della famosa discussione sull’«identità».

Il segretario ha dato ragione a chi chiedeva di tagliare i tempi.  E ora prova a suscitare qualche entusiasmo: «Con le personalità del comitato costituente dobbiamo interagire, nella definizione della carta dei valori, sul progetto del nuovo Pd e sulla sua forma partito».

Prova anche a respingere l’accusa di autoreferenzialità: «Non abbiamo la bacchetta magica ma dobbiamo trasformare il rapporto fra interno ed esterno, destinare tutte delle nostre energie a parlare con l’esterno, e invece fin qui ne impieghiamo la gran parte per cercare le forme migliori per andare d’accordo fra noi».

Ma il problema non è solo lo scarso rapporto con l’esterno. È proprio lo scarso entusiasmo all’interno che fa paura. La direzione si consuma in poco tempo, per lo più fra blande contestazioni alla lista del comitato costituente e scetticismo sul percorso.

Gli interventi sono pochi, prima delle tre è già tutto finito. L’ultima a parlare, prima della replica del segretario, è Sandra Zampa, che invita tutto il gruppo dirigente «a prendersi la responsabilità della sconfitta e a non disimpegnarsi», insomma «a dire chiaro se al congresso costituente ci crediamo, altrimenti è meglio che facciamo altro». 

La cita Letta nella chiusura, prima della votazione del dispositivo, con una manciata di no che forse rappresentano solo la parte dei non rassegnati a un congresso ordinario: bisogna praticare le decisioni prese, «se crediamo in questa fase costituente». 


COMITATO COSTITUENTE PER IL NUOVO PD 

1. Garanti e invitati 

Enrico Letta e Roberto Speranza garanti del percorso costituente.

Sono invitati permanenti:

  • Presidenti di regione
  • Sindaci delle Città metropolitane
  • Presidenti Eurocities – Anci – UPI - ALI
  • Un rappresentante dei parlamentari eletti all’estero + Presidente Circoli esteri
  • 2 Segretari regionali (equilibrio di genere e territoriale) eletti dai segretari regionali
  • 3 Segretari provinciali (equilibrio di genere e territoriale) eletti dai segretari provinciali
  • 3 Segretari circolo (sorteggio a seguito di candidatura, equilibrio di genere e territoriale)
  • Candidati alla segreteria

2. Componenti 

  • Roberta Agostini
  • Shady Alizadeh
  • Filippo Andreatta
  • Viola Ardone
  • Anna Ascani
  • Brenda Barnini
  • Brando Benifei
  • Giulia Blasi
  • Francesco Boccia
  • Laura Boldrini
  • Ivana Borsotto
  • Giovanna Bruno
  • Elisabetta Camussi
  • Susanna Camusso
  • Loredana Capone
  • Stefano Ceccanti
  • Caterina Cerroni
  • Paolo Ciani
  • Michele Ciliberto
  • Tania Cintelli
  • Anna Colombo
  • Gianni Cuperlo
  • Valentina Cuppi
  • Alfredo D’Attorre
  • Cecilia D’Elia
  • Cesare Damiano
  • Maurizio De Giovanni
  • Graziano Delrio
  • Mia Diop
  • Roberto Esposito
  • Andrea Furegato
  • Piero Fassino
  • Emanuele Felice
  • Monica Frassoni
  • Barbara Funari
  • Marco Furfaro
  • Annamaria Furlan
  • Enrico Giovannini
  • Elisabetta Gualmini
  • Olivia Guaraldo
  • Paolo Guerrieri
  • Alessandro Hinna
  • Mario Hubler
  • Mauro Magatti
  • Simona Malpezzi
  • Luigi Manconi
  • Sibi Mani Kumaramangalam
  • Raffaele Marras
  • Jacopo Melio
  • Marco Meloni
  • Antonio Nicita
  • Matteo Orfini
  • Andrea Orlando
  • Flavia Piccoli Nardelli
  • Pina Picierno
  • Paola Piraccini
  • Nicoletta Pirozzi
  • Barbara Pollastrini
  • Elettra Pozzilli
  • Peppe Provenzano
  • Enza Rando
  • Margherita Rebuffoni
  • David Rinaldi
  • Simone Romagnoli
  • Gaia Romani
  • Andrea Romano
  • Carlo Romano
  • Anna Rossomando
  • Sandro Ruotolo
  • Raffaele Salinari
  • Chiara Saraceno
  • Marina Sereni
  • Debora Serracchiani
  • Giorgia Serughetti
  • Davide Skenderi
  • Albertina Soliani
  • Silvia Stilli
  • Massimiliano Tarantino
  • Irene Tinagli
  • Carlo Trigilia
  • Livia Turco
  • Nadia Urbinati
  • Stefano Vaccari
  • Silvia Velo
  • Walter Verini
  • Alessandro Zan
  • Luigi Zanda

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