- I tormenti della sinistra dem che fatica dire sì a Schlein. Il partito “di dentro” e quello "di fuori”.
- Escluso l’appoggio a Stefano Bonaccini alcuni dirigenti dell’ala laburista appoggeranno la neo deputata. Sicuramente Brando Benifei, forse il vicesegretario Peppe Provenzano. Altri restano nel gorgo: più che la possibile torsione radical del partito, non convince un’idea dell’organizzazione molto, troppo liquida.
- Oggi la nomina del comitato costituente. Le voci sul ritorno di Prodi, padrino di Schlein, subito smentite.
«Spero che la scissione non ci sia, non farebbe bene a nessuno. Abbiamo bisogno di trovare una sintesi». Ancora una volta a Andrea Orlando risponde alla domanda se alla fine del congresso Pd c’è l’eterno spettro della scissione. La questione viene rivolta con insistenza alla sinistra Pd perché è l’area già oggi più delusa dalla strada imboccata dal congresso («una strada sbagliata, il Pd non sta vivendo una crisi di leadership ma una crisi di identità alla quale non si risponde con la sostituzi


