- Con la crisi dei rincari autunnali in bolletta l’ambiente e l’energia sembrano tornati in politica, dopo una stagione di quasi disinteresse dei partiti, che sotto Draghi hanno considerato le due questioni come meramente tecniche.
- Il M5s ha convocato Cingolani per avere rassicurazioni sul nucleare, la Lega ha usato i rincari per spingere sul gas e i rapporti strategici sulla Russia, mentre il Pd rimane prudente, quasi laconico.abbandonasto
- Con la vaghezza di Pd e M5s, la transizione ecologica rimane politicamente incustodita, mentre Cingolani ha interpretato il ministero come difesa dallo status quo da una transizione ecologica troppo rapida.
La crisi dei rincari autunnali in bolletta ha stanato la politica italiana sulla parte energetica della transizione ecologica, vissuta quasi nel disinteresse dei partiti sotto la gestione Draghi. La linea a volte urticante del ministro Roberto Cingolani non sembra frutto dell’«ingenuità comunicativa da studioso» che gli ha attribuito Giuseppe Conte e ha avuto almeno un merito: ricordarci la complessità di questo processo e il fatto che certi conflitti esistono, anche se la politica li ignora.



