Italia

Ma l’unità del Pd è davvero un valore non negoziabile?

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
  • Tutti i commentatori si trovano d’accordo sulla necessità di tenere unito il Pd, come dimostra l’esito dell’Assemblea nazionale.
  • Se tatticamente e simbolicamente il mito dell’unità è del tutto comprensibile, siamo certi che dal punto di vista politico non possa esserci un prezzo altissimo da pagare?
  • Forse non è più tempo per un partito unico che abbia la presunzione di contenere in sé una sinistra riformista, postsocialista e postlaburista insieme a una sinistra progressista, socialdemocratica e laburista.

Tra le tante parole spese per analizzare il fenomeno Schlein, una cosa risulta certa per tutti i commentatori, sia i pochi critici sia i molti fiduciosi: la necessità di tenere unito il partito, come dimostra plasticamente l’esito dell’Assemblea nazionale e la presidenza di Bonaccini. L’unanimità di questo auspicio non è difficile da capire, avendo buoni motivi tattici e simbolici. Tatticamente mantenere l’unità vuol dire non spaccare un partito che è già numericamente in difficoltà, sia dal

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