il quirinale visto dai partiti – partito democratico

Per i dem il Mattarella bis è l’unica ipotesi possibile

05/09/2021 Roma, il candidato Sindaco di Roma Roberto Gualtieri partecipa allÕinaugurazione del comitato elettorale di Andrea Casu. Nella foto Enrico Letta
05/09/2021 Roma, il candidato Sindaco di Roma Roberto Gualtieri partecipa allÕinaugurazione del comitato elettorale di Andrea Casu. Nella foto Enrico Letta

 

  • Maggioranza e minoranza si compattano sul nome dell’attuale presidente in ottica di stabilità, anche della segreteria Letta. Draghi è fuori perchè «nessun parlamentare voterà per sciogliere le camere».

  • Mattarella, infatti, è l’unico in grado di garantire stabilità e di essere eletto senza intoppi. Su ogni terzo nome, invece, si aprirebbero scenari completamente ignoti e impossibili da governare.

  • L’incognita per il Pd sono le amministrative: se andassero bene, Mattarella venisse rieletto e Draghi rimanesse a Palazzo Chigi, la segreteria di Letta sarebbe salda. Anche se lo scoglio successivo prima delle politiche del 2023 sarebbe il voto locale del maggio prossimo.

     

Dentro al Partito democratico si parla di Quirinale ormai da mesi: è un sottofondo o un’allusione che spunta in ogni conversazione tra colleghi o capannello in parlamento. Gli onorevoli di più esperienza si richiamano alle lezioni democristiane e spiegano che di tutto ci si deve interrogare sul «profilo che serve alla repubblica». E oggi il profilo che serve alla repubblica lo riassumono in una sola caratteristica: deve ispirare stabilità. Stabilità è la parola d’ordine sia per la sponda di

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