- Gli editorialisti della grande stampa e i custodi dell’ortodossia liberale erano convinti della vittoria di Bonaccini alle primarie. Ma la crisi economica, la pandemia e la guerra in Ucraina hanno radicalizzato le richieste degli elettori progressisti
- La loro cecità non è stata frutto di incapacità, ma di una scelta. Ora Schlein dovrà incarnare il vero riformismo socialdemocratico, come negli Stati Uniti, in Spagna, in Portogallo e in Germania
- Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola
Perché i riformisti non hanno previsto la vittoria di Schlein
24 marzo 2023 • 07:00