- «Se andrò a Pontida? Non penso, ma deciderò domani, magari un giro in bici lo farò». Roberto Castelli parlamentare, viceministro, due volte ministro della Giustizia nel governo Berlusconi ha ancora le due tessere, Lega Nord e Lega Salvini premier.
- È fuori dalla dirigenza della Lega ed è tra i più critici: «Questa parabola di Matteo Salvini si inserisce in un periodo storico in cui l’elettore si disinnamora in fretta dei leader. È un elettore che manda alle stelle e in brevissimo tempo divora i suoi idoli».
- «Se sono veri i sondaggi è dura, non c’è un collegio al nord in cui noi sopravanziamo Fratelli d’Italia». E per il dopo Salvini «Luca Zaia ha un carisma forte ed è quello che preferisco. Ma anche Attilio Fontana, Giancarlo Giorgetti e Massimiliano Fedriga andrebbero benissimo».
Parla Roberto Castelli: «Il popolo leghista non vuole più Salvini. Il voto è decisivo»
17 settembre 2022 • 07:00Aggiornato, 17 settembre 2022 • 22:30