Italia

Porte troppo girevoli: servono limiti ai passaggi tra politica e affari

L’ultimo caso è quello di Marco Minniti, passato direttamente dal parlamento a Leonardo, che però si era privata del ministro Cingolani. Poi l’avvocato di Berlusconi al governo, il caso Padoan e tanti altri

 

  • Perché nessuno si scandalizza, tra parlamento e partiti, se Matteo Renzi lavora per migliorare l’immagine del principe saudita Mohammed bin Salman accusato da Stati Uniti e Onu di essere il mandante dello smembramento del giornalista Jamal Khashoggi? Perché nel rapporto tra politica e affari è caduto ogni limite.
  • Dai tempi dei Vaffaday del M5s le cose sono cambiate: ora un passaggio in parlamento o al governo è una fase transitoria per accumulare relazioni e informazioni che poi verranno ben remunerate dal settore privato.
  • L’ultimo caso è quello di Marco Minniti. Già ministro dell’Interno nel governo Gentiloni e sottosegretario ai servizi segreti in quelli di Enrico Letta e Matteo Renzi, oggi è deputato del Pd, ma viene assunto da Leonardo-Finmeccanica, l’azienda leader in Italia per la tecnologia militare.

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