Delirio del premier ungherese: «Pride ripugnante»

Pride, fine vita e aborto: gli Orbán d’Italia minano i diritti civili

La destra di Meloni  è rimasta in silenzio davanti all’onda arcobaleno. Il modello ungherese fa breccia e sul fine vita non arrivano aperture. La cannabis light già colpita

Il gelo, nei confronti dei Pride prima quello di Roma e poi l’altro di Budapest, è la fotografia del pensiero governo italiano nei confronti dei diritti Lgbtiqa+. Giorgia Meloni, solitamente loquace, ha seguito in silenzio la decisione dell’omologo ungherese, Viktor Orbán, di vietare il Pride. Un’imposizione che non è passata inosservata, a più livelli, poi travolta dall’onda arcobaleno nella capitale dell’Ungheria. La destra italiana vive la mobilitazione arcobaleno con un certo fastidio. Basti

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