POLITICA

Primarie Pd, forse c’è vita nel partito che si fingeva morto

  • Da un lato una figura rassicurante, in continuità col passato ipergovernista, con il suo backstage di pubblici amministratori e una base in cui gli iscritti e le iscritte sono figure quasi mai di ceto debole e non garantito 
  • Dall’altro l’orizzonte di un pezzo di società che è sottorappresentata, senza punti fermi, con pochi diritti e troppi e talvolta gravosi doveri. Schlein e Bonaccini sono le due opzioni più diverse da quanto il Pd abbia mai proposto
  • Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola

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