Partito democratico per chi?

Il primo mese di Enrico Letta da segretario del Pd

LaPresse
LaPresse

Il Pd del mai divisivo Enrico Letta continua pacifico a perpetuare il proprio tabù, l’elefante nella stanza di cui non si deve parlare: il disagio di classe. La lotta della sinistra non è innanzitutto contro le destre, ma contro la povertà e l’ingiustizia insita nelle strutture sociali e nei dispositivi di potere

  • È molto istruttivo analizzare l’operato di Enrico Letta nel suo primo mese da nuovo segretario del Pd. Cos’ha fatto in questi primi quaranta giorni?
  • Si è pronunciato. Su: eredità di Zingaretti, rapporti con la sinistra di Bersani, rapporti con la scissione renziana, rapporti coi 5Stelle, ius soli, diritti per le donne, ddl Zan, primarie per il sindaco di Roma.
  • Battaglie a costo zero. Interventi – sacrosanti e lodevoli – che evitano però tutte quelle questioni che di norma caratterizzerebbero la matrice identitaria di qualsiasi sinistra a ispirazione socialista progressista: il tema dei lavoratori e, in generale, delle classi povere.

Per continuare a leggere questo articolo