- L’esistenza di una fattispecie di inserimento lavorativo che però lavoro non è, in quanto il tirocinio si configura come mero momento di formazione e non come contratto di lavoro, ha consentito il proliferare di una zona grigia che si estende ben oltre il percorso formativo.
- In questo limbo si celano abusi di lavoro sottopagato e sottotutelato, che ormai rappresentano una tappa di precarietà per milioni di giovani italiani anche dopo il completamento degli studi.
- Al quadro preesistente di necessità, quindi, si aggiunge un dato di urgenza: non possiamo consentire che la ripartenza economica scarichi l’incertezza sui giovani sotto forma di precarietà lavorativa.
Tirocini, i provvedimenti per mettere ordine al caos
07 gennaio 2022 • 14:27