Per decidere sul taglio dei parlamentari è andato alle urne il 54 per cento degli aventi diritto, superando idealmente il quorum. Il dato è in linea con le ultime due consultazioni costituzionali
- Se si tratta di referendum costituzionali, gli italiani vanno a votare. Negli ultimi tre, l’affluenza è sempre stata superiore al al quorum, che pure non è previsto per queste consultazioni.
- A non scaldare i cuori, invece, sono i referendum abrogativi dove il quorum c’è ed è stato superato solo una volta nelle ultime sei votazioni.
- L’astensionismo, tuttavia, non è solo un non voto di protesta. Secondo i politologi, nelle democrazie “mature”, l’astensionismo si traduce in una apatica adesione nei confronti del sistema politico.
L’argomento è tra i più gettonati: gli italiani non seguono la politica e vanno poco a votare. Soprattutto se si tratta di referendum. Nel caso del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre, senza quorum, si era teorizzato che la bassa affluenza, determinata anche dalla paura di andare a votare a causa della pandemia, avrebbe favorito il no. Era la tesi di tutti i sondaggisti: Fabrizio Masia, Emg Acqua, diceva al Riformista che «chi si informa di meno va dietro alla vox populi e quindi in


