Italia

Quello negli Stati Uniti non è solo un viaggio. È la battaglia esistenziale di Meloni

La premier ha il dovere di opporsi alla coalizione di dittatori o aspiranti tali che sta cercando di ostacolare l’Ue, andando forse contro la sua storia e la sua intima, ma nota, natura. Ne sarà mai capace?

La premier Giorgia Meloni va a Washington senza il ministro degli Esteri, si vedrà se per sostenere decisa le ragioni della Ue o baciare – tranquilli – la pantofola. È fortunata, incontra un Donald Trump che ha posto in pausa l’importante tema dei dazi, ma la partita è più ampia, ormai esistenziale, non basterà spargere dichiarazioni che contentano tutti senza dir nulla. Il ghiaccio è troppo sottile per la pur abile pattinatrice. Nei panni di Meloni Mettiamoci nei suoi panni: l’estrema destra,

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