Che Silvio Berlusconi abbia vere possibilità di diventare presidente della Repubblica sembra sempre meno realistico, ma anche solo il fatto di discuterne ha creato un interessamento da parte dei media stranieri. Spesso i toni sono tutt’altro che lusinghieri e le testate non perdono occasione per ricordare la storia politica e giudiziaria dell’ex cavaliere. 

Le testate francofone

Il network France24 parla di «scherzo tragico», riprendendo l’espressione del vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano: «Limitato da vicende giudiziarie, una sanità fragile e una cattiva reputazione, Berlusconi dovrebbe avere, almeno in teoria, grandi difficoltà a scalare il Quirinale. Ma sottovalutare il “Cavaliere” resta un rischio, considerato che si sta sforzando seriamente per ottenere la presidenza», scrive la testata, che definisce Berlusconi «l’uomo politico italiano più criticato dopo la Seconda guerra mondiale».

Il sito svizzero francese Le temps parla di un «Berlusconi totalmente perdonato o un Draghi che sta troppo bene dove sta». La testata parla della favola «dell’uomo che torna di continuo» con una domanda retorica: «Sono dunque dimenticati i suoi recenti problemi di salute, i suoi guai giudiziari, le cene galanti bunga bunga?»

America e Regno unito

Il Wall Street Journal racconta come Berlusconi guardi già al «suo traguardo più grande», ricordando la sua condanna per frode fiscale, la sua implicazione in numerosi casi giudiziari e il fatto che abbia affrontato oltre 70 processi, tra cui uno per corruzione. 

Anche in questo caso domina lo stupore per il fatto che il fondatore di Forza Italia abbia possibilità concrete di ottenere l’incarico: «Berlusconi ha fatto dei ritorni in politica quasi una forma d’arte e ora ne sta tentando uno che sembra impossibile per una delle figure politiche più polarizzanti nella politica italiana».

Il Financial Times parla di un «tentativo ambizioso» e cita la chiamata ricevuta dalla senatrice Laura Granato dal «signor Bunga Bunga» durante uno dei tentativi di Berlusconi di ampliare la platea dei suoi sostenitori tra i grandi elettori. Il quotidiano sottolinea che «il timore è che la candidatura de facto del tycoon manderà all’aria lo sforzo di ottenere un accordo condiviso su un nuovo presidente – probabilmente lo stesso Draghi – e rendere l’elezione più difficile, aumentando allo stesso tempo il rischio di una crisi di governo che potrebbe portare l’Italia a elezioni anticipate.

Il Times descrive Berlusconi come «truffatore condannato e noto ospite delle feste del bunga bunga».

In un altro articolo racconta come l’ex presidente del Consiglio stia cercando di «tornare indietro nel tempo» per lanciare la propria corsa «sfoggiando la sua fidanzata sui social»: il riferimento è al post pubblicato dal fondatore di Forza Italia qualche giorno fa per festeggiare il compleanno della compagna e parlamentare di FI Marta Fascina in mezzo a una gran quantità di addobbi natalizi. 

Non perde occasione di insistere sul tema anche il Daily Mail, che racconta l’episodio collocandolo «nel mezzo della campagna d’immagine “operazione scoiattolo” per farsi eleggere presidente della Repubblica». «L’ex presidente del Consiglio ostenta la sua relazione con una donna più giovane di lui di 53 anni. Berlusconi sta lanciando una campagna d’immagine per farsi eleggere, nonostante l’ottantacinquenne sia coinvolto in numerosi scandali sessuali e di frode. Se fosse eletto, sarebbe il primo presidente della Repubblica sotto processo».

Non fa sconti il canadese The globe and mail, che parla di un «rilancio politico improbabile» di Berlusconi in una competizione con Mario Draghi.

Germania

In Germania ha fatto molto scalpore il sostegno di Manfred Weber del Ppe a Berlusconi, che in passato aveva avuto alcuni momenti poco felici con l’ex cancelliera Angela Merkel e con l’ex candidato alla cancelleria Martin Schulz. 

Rnd cita a questo proposito la pagina acquistata dai Seniores di Forza Italia sul Giornale e la loro domanda retorica su chi meglio di Berlusconi possa fare il presidente della Repubblica: «A dare la risposta, e in senso positivo, è stato il tedesco Manfred Weber, capogruppo del Ppe all’europarlamento. Berlusconi, la cui Forza Italia fa parte del Ppe, è stato “un leader molto forte”, ha sottolineato Weber».

La Frankfurter Allgemeine Zeitung si chiede chi sarà il presidente, «Draghi, Berlusconi – o una donna?», e spiega che Berlusconi fa campagna promettendo di tenere l’Italia su una linea europeista e stabile internamente grazie alla prosecuzione della legislatura fino a marzo 2023, permettendo ai parlamentari di percepire un altro anno di stipendio e successivamente pensioni parlamentari. 

Süddeutsche Zeitung invece affida la decisione sulla situazione italiana ai lettori: ripresa o avaria? Oltre ai commenti, il quotidiano offre un editoriale a sostegno di ciascuna tesi: Oliver Meiler scrive che «dieci anni fa affondava la Costa Concordia, simbolo di quasi tutto, anche della fine del “berlusconismo”. Ora Berlusconi è tornato, e vuole pure fare il presidente». Thomas Fromm gli risponde citando il «rinascimento del paese»: «Dal perdente d’Europa al paese dell’anno 2021: l’economia italiana è in crescita, la campagna vaccinale corre e il governo sta investendo. Ora l’obiettivo è non giocarsi quest’occasione». Il pericolo che vedono entrambi gli editorialisti all’orizzonte è sempre quello: il ritorno di Berlusconi.

Focus titola sul «re del bunga bunga con resistenza» e accompagna il doppio senso con un occhiello ulteriormente critico: «Un vecchio come presidente della Repubblica?»

Nell’articolo la testata ricorda che Berlusconi «si è già guadagnato un posto nei libri di storia con i festini di sesso e molti scandali, ma evidentemente non c’è limite alla brama di potere dell’evasore fiscale. Ora, a 85 anni, il padre di tutti i populisti europei vuole addirittura diventare presidente della Repubblica e impedire l’elezione di Mario Draghi». 

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