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Dal ministero al Consiglio superiore della magistratura fino al Consiglio di Stato, i conflitti aperti sono moltissimi. Eppure averne fatto parte è ancora considerata una carta vincente per il Colle.
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Un controsenso, se si considera che tutti i partiti definiscono il Quirinale come il luogo dell’imparzialità. Proprio la giustizia, infatti, è l’ambito della cosa pubblica oggi unanimemente considerato più in crisi.
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La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini e la presidente del Senato ed ex membro del Csm Elisabetta Casellati sono nomi forti nella rosa dei quirinabili.
In quest’ultima settimana prima dell’inizio delle votazioni per eleggere il nuovo capo dello Stato, continua il totonomi. Il settore che produce più riserve della Repubblica oggi considerate “quirinabili” è quello della giustizia. Dal giudice costituzionale Giuliano Amato all’ex ministra Paola Severino, alla ministra Marta Cartabia e al presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, passando per l’ex magistrato e presidente della Camera Luciano Violante e l’ex consigliera del Csm e presi



