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Raggi fa male all’immagine del M5s, ma per gli attivisti resta un’eroina

LaPresse
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La sindaca in campagna elettorale è stata eletta nel Comitato di garanzia, comodo piano B se le elezioni dovessero andar male. C’è ancora chi la considera una combattente, ma per il Movimento è ormai più un peso che una risorsa: gli ultimi cinque anni restano una grande occasione sprecata

  • Raggi ha imposto la sua candidatura spalleggiata da Grillo e Di Maio, che l’ha appoggiata per convenienza personale più che per convinzione. La scarsa fiducia del partito in lei si manifesta nella partecipazione quasi nulla alla sua campagna elettorale.
  • Oggi la sindaca spera di riuscire a ricreare un clima come quello del 2016, dove poteva proporsi come forza di cambiamento e puntare su simpatia e periferie, ma l’operazione non decolla. Anche a livello nazionale, Raggi rimane un fenomeno romano.
  • Per il Movimento che già guarda al sostegno a Gualtieri al secondo turno, la sindaca è diventata un peso: rappresenta l’occasione persa più grande per il partito.

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