- «Oggi non parliamo di me, parliamo di noi», ha detto Matteo Renzi a palazzo Madama, e la maggioranza formata da Pd, Italia viva, Forza Italia e Lega ha dato ragione all’ex premier accusato di finanziamento illecito ai partiti con 167 voti a favore.
- L’arco costituzionale si è trovato in gran parte d’accordo in maniera trasversale, anche Alberto Balboni di Fratelli d’Italia all’estremo opposto ha tenuto la stessa linea: «Siamo un partito patriottico e la Costituzione si rispetta tutta».
- Hanno votato no Movimento 5 stelle e Liberi e uguali. Per Grasso (Leu) si tratta di un precedente pericoloso.
«Oggi non parliamo di me, parliamo di noi» ha detto Matteo Renzi a Palazzo Madama, e il Senato ha dato ragione all’ex premier accusato di finanziamento illecito ai partiti con 167 voti a favore e 76 contrari: oggi pomeriggio la maggioranza composta da Pd, Italia viva e centrodestra ha votato sì conflitto di attribuzione tra poteri dello stato davanti alla Corte costituzionale contro la magistratura su alcuni messaggi whatsapp negli atti di indagine sulla fondazione Open. Per i pm Luca Turco e



