- Se il berlusconismo tendeva a riempire il vuoto e il salvinismo a esasperarne il confine, la destra di Meloni tende a negarlo del tutto, attraverso l’occupazione ipertrofica dello spazio.
- Revanscismo, bulimia penale e presidenzialismo possono essere tre sintomi di questa illusione: riempire un vuoto politico; controllare tutta la realtà, senza vuoti; e occupare ogni spazio della capacità di decisione politica, negando l’esistenza di un vuoto sottratto da meccanismi di resistenza.
- Questa “clinica del vuoto” è incredibilmente attrattiva, perché risolve nel modo più comprensibile e radicale «l’eccitamento impadroneggiabile della vita».
«Una buona parte della nostra vita passa a riempire i vuoti». Che l’intuizione di Sartre abbia dei riscontri anche sul piano politico è stata la tesi di una letteratura psicoanalitica e filosofica importante, che va da Freud, passa per Reich e Deleuze, e arriva fino ai giorni nostri. In un suo lavoro del 2019 (Le nuove melanconie), Massimo Recalcati rilegge la vicenda del berlusconismo e del salvinismo come due illusioni della “clinica del vuoto”. Nel primo caso, l’illusione di riempire il vu



