il nuovo mondo

Ridurre la rissosità dominante: la lingua politica del tempo

La necessità di scortare il messaggio con uno slang depurato di ogni pudore è figlio per certo di illusioni smarrite, promesse tradite, risorse sottratte e diritti repressi. Ma assieme a quel trauma, di per sé rilevante, credo abbia influito una coincidente perdita di autorevolezza e prestigio dell’intero ceto politico

Davvero il linguaggio progressista è scivolato fuori dalla storia e arranca coi suoi arabeschi, oramai sepolto dal realismo di una lingua nazionalista e populista affrancata da formule ammuffite? Direi che l’immagine postata su queste pagine da Lorenzo Castellani fotografa la realtà e non conviene negarne l’evidenza. Basterebbe lo scambio ultimo tra Steve Bannon e Elon Musk all’indomani dell’annunciato varo di America Party. Allo «scemo» rifilato al patron di X e Tesla la pronta replica è stata

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