Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è intervenuto sulla pubblicazione della carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) che ha individuato 67 siti idonei per il deposito di rifiuti nucleari. Secondo Costa, «pubblicare questa carta tecnica è stato un gesto di responsabilità nei confronti del paese». Il ministro ha accusato i suoi predecessori di non avere pubblicato la Cnapi «perché elettoralmente non paga» dicendo che «governare significa anche questo: assumersi la responsabilità delle scelte». 

Il coinvolgimento dei territori

Costa ha tenuto a precisare che «non è iniziata alcuna costruzione, perché prima verranno ascoltati i territori» e ha invitato i rappresentanti dei territori coinvolti a «presentare rilievi, osservazioni e tutto quanto possa contribuire» aggiungendo che l’opera è «necessaria» e va realizzata «con la massima trasparenza possibile». I rifiuti radioattivi sono «da troppi anni stoccati in luoghi provvisori e pertanto poco sicuri». Il ministro ha aggiunto che «nel resto d’Europa esistono altri dieci depositi simili, in esercizio». I rifiuti ospitati saranno a bassa e media attività ovvero «provenienti da attività mediche (terapie antitumorali, radioterapie, ricerca scientifica e medica) o da quelle industriali».

Criteri tecnici, non politici

Costa ha precisato che la Carta è «frutto di anni di lavoro da parte di enti di ricerca, Ispra, Isin, l’ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare, e la Sogin, che hanno utilizzato mappe sismiche e geologiche, mappe idriche, criteri di esclusione e di approfondimento e hanno individuato la lista di 67 possibili aree». Il ministro ha quindi specificato che «si tratta di criteri tecnici» e non di una scelta politica» dicendo di avere conosciuto il contenuto della mappa solo «nel momento in cui è stata pubblicata».

«Basta Fake News»

 Costa ha quindi sfatato le fake news legate alla realizzazione del deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi e della mappa delle aree potenzialmente idonee a ospitarlo: «Ho letto che il governo vorrebbe costruire 67 depositi in giro per l’Italia: falso. Il deposito è nazionale e unico ». Inoltre, il deposito «non conterrà le scorie delle centrali nucleari estere o addirittura armi nucleari». Anche quello della «decisione presa nel cuore della notte» è un falso mito: «Abbiamo solo pubblicato la carta il primo giorno utile dopo il nulla osta che la 'liberava'. Appena il giorno è iniziato, cioè a mezzanotte, l’abbiamo resa accessibile». Costa ha infine concluso dicendo che i sindaci dei comuni non presenti sulla mappa non potranno candidarsi perché i loro territori non sono idonei per ospitare il deposito.

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