La Lombardia non sarà definita «zona rossa», ma saranno comunque adottate misure più rigide
La chiusura dello spostamento fra regioni è «scontata» così come lo sono gli interventi forti in Lombardia. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in un'intervista al Corriere della Sera. «Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere», precisa il ministro che non vuole definire la Lombardia zona rossa, «espressione che non mi piace».
Sui tamponi, infine, «non si dica che ne facciamo pochi, perché solo ieri ne abbiamo fatti 215 mila», aggiungendo che «da lunedì i medici di medicina generale e i pediatri potranno fare i tamponi antigenici. Contiamo di arrivare a centomila al giorno in più». «La scuola non è intangibile», dice infine Speranza. Allo studio c’è la possibilità di mantenere in presenza le lezioni almeno fino alla seconda media, dando però facoltà alle regioni di derogare, estendendo la didattica a distanza anche alle elementari.
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