La Lega ha sospeso il consigliere comunale di Cogoleto, Francesco Biamonti accusato di aver fatto il saluto fascista in consiglio comunale. Lo ha reso noto in un’intervista a Primocanale, il deputato del Carroccio Edoardo Rixi che ha detto di ritenere il gesto «molto grave» se appurato. Rixi ha poi aggiunto che «Biamonti non proviene dalla destra ma ha sempre militato in Lega dai tempi di Bossi per questo abbiamo provveduto solo ad una sospensione» e ha invitato tutti a evitare «la creazione di mostri» appellandosi al «senso di responsabilità di tutti».

Il saluto fascista il giorno della memoria

La vicenda di Cogoleto nasce dalle denunce del sindaco Paolo Bruzzone che aveva accusato in un post su Facebook tre consiglieri dell’opposizione, tra cui Biamonti, di avere votato alzando il braccio in un saluto fascista. La denuncia, già grave di per se, era stata amplificata dal fatto che i saluti fascisti fossero avvenuti durante la giornata della Memoria dedicata alle vittime della Shoah. Biamonti aveva fin da subito rispedito al mittente le accuse definite «una caccia alle streghe» e annunciando una querela «nei confronti dei consiglieri di maggioranza che dicono di avermi sentito dire frasi che non mi appartengono e nei confronti del sindaco Paolo Bruzzone per la ricostruzione falsa che ha fatto sul suo profilo Facebook». Gli altri due consiglieri accusati del gesto sono Valeria Amadei, considerata vicina a Fratelli d’Italia, e Mauro Siri, il candidato indipendente sconfitto alle ultime comunali.

Le reazioni nazionali

Sulla vicenda sono intervenuti vari leader nazionali tra cui il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, che aveva detto di ritenere i tre politici «un esempio di quelli con cui non si dovrà mai governare». Anche il presidente della Liguria, Giovanni Toti ha criticato duramente il comportamento dei consiglieri dicendo di condividere la condanna espressa dal sindaco Bruzzone per un evento «che non può avere giustificazioni».

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