Italia

Salva-Milano, tsunami sul voto: lo scandalo pesa sul dopo-Sala

Dopo l’inchiesta giudiziaria il sindaco del capoluogo Beppe Sala ha fatto un passo indietro. Un assist per Schlein. Ma è già chiaro che il tema sarà al centro della campagna elettorale 

Il Salva-Milano è ormai su un binario morto. E il de profundis, paradossalmente, è arrivato da chi, più di tutti, era interessato a un’approvazione rapida e indolore: il sindaco Beppe Sala. Il passo indietro dell’amministrazione comunale milanese è arrivato nel giorno in cui le inchieste sull’urbanistica hanno fatto un balzo in avanti con l’arresto per corruzione, falso e frode processuale dell’ex dirigente Giovanni Oggioni. Per «gli elementi di novità» e «di maggiore gravità», con una nota diff

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