il messo ideale per dialogare con cina e russia

La diplomazia parallela di Salvini sull’Afghanistan

  • Matteo Salvini ha incontrato l’ambasciatore afghano e quello cinese in Italia. L'ambasciatore cinese ha riferito al segretario della Lega che la Cina non farà alcun passo politico in autonomia e anzi si coordinerà con l'Ue, la Russia e la Nato.
  • Ma fonti del governo hanno fatto filtrare che l’incontro é da considerarsi «una iniziativa personale di Salvini». Da Palazzo Chigi ci tengono a precisare che non siamo di fronte a un’azione coordinata con il premier Draghi, ma di una iniziativa autonoma di una forza politica della maggioranza.

  • E proprio qui Salvini, leader il un partito vicino ai ceti produttivi del Nord, legati da stretti rapporti economici e commerciali con Russia e Cina, potrebbe fungere da facilitatore per il successo dell’iniziativa italiana e, in caso di impasse, lasciare fuori dalle ricadute negative il governo guidato Draghi, presidente tra i più atlantisti degli ultimi decenni. In una ponderata divisione dei ruoli.

Venerdì 3 settembre Matteo Salvini, il segretario della Lega, ha incontrato l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua. Come riferisce la Lega in una nota, si tratta dell’ennesimo colloquio organizzato dal segretario per discutere della crisi in Afghanistan dopo la presa del potere il 15 agosto da parte dei Talebani dopo 20 anni di presenza occidentale nel paese asiatico e il ritiro anche del nostro contingente militare. L’ambasciatore ha riferito a Salvini che la Cina non farà alcun passo poli

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