Italia

Salvini sbraita sulle armi per l’Ucraina, ma alla fine dovrà piegarsi

Dall’invio di armi allo sblocco degli asset russi, i due vicepremier hanno posizioni opposte. Crosetto annuncia la riorganizzazione «totale» della difesa per il 2026. Meloni in silenzio

Antonio Tajani è tornato a ripeterlo: «La politica estera è di competenza del premier e del ministro degli Esteri». Sottinteso nemmeno troppo implicito: Matteo Salvini la smetta di impicciarsi di temi non di sua competenza. Eppure, un dato di fatto è che il punto all’ordine del giorno per approvare il nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina è saltato dal consiglio dei ministri di ieri. Uno slittamento tecnico e nulla più, viene spiegato, anche perché il decreto non specifica né quantifica

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