Il documento citato dal segretario al Congresso di Firenze è quanto di più lontano dalle posizioni del partito. Ma il leader della Lega ha imparato la lezione di Umberto Bossi. Per loro la storia è sempre stata un contenitore di immagini e parole dove pescare per costruire il discorso più funzionale alla necessità del momento politico
Matteo Salvini ha chiuso l’intervento pronunciato in occasione del Congresso di Firenze della Lega con un riferimento al 25 aprile e alla storia d’Italia, invitando i giovani del suo partito a raddrizzare le narrazioni (a suo dire false) prodotte nelle scuole, nei licei, nelle università: «Lasciamo alla sinistra gli scenari apocalittici, i fascisti, i nazisti. Si avvicina il 25 aprile. Ricordo sottovoce che, fra coloro che contribuirono alla Liberazione, c’erano anche gli estensori delle Valli A



