«Nessuno si diverte a fare le restrizioni, quelle che ho firmato sono indispensabili», il ministro della Salute Roberto Speranza ha esordito così la sua risposta sul coprifuoco a Domenica In, nella sua apparizione domenicale prima che ritornino le zone gialle: «Domani facciamo un primo passo, poi monitoriamo settimana per settimana, l’esito non è già scritto». La giornata però è partita con l’attacco del leader della Lega, Matteo Salvini, e di quella di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, uniti per dire «no al coprifuoco», al punto da scomodare la festa della Liberazione per invocare l’abbattimento della barriera oraria.

Meloni e Salvini chiedono la “libertà”

Il leader della Lega, che ha avviato la sua opposizione interna alla maggioranza non facendo votare ai leghisti in consiglio dei ministri il nuovo decreto Covid-19, dopo le lamentele per la stagione dell’Arena di Verona, continua a chiedere nuovi allentamenti. Per essere ancora più chiaro, allo scoccare della mezzanotte del 25 aprile, festa della Liberazione, ha lanciato la campagna «#nocoprifuoco» con annessa raccolta di firme. Nel  pomeriggio di domenica le adesioni si aggiravano intorno alle 35 mila.

MATTEO SALVINI IN DIRETTA (25.04.2021)

Mezzanotte, 25 aprile, in diretta con voi: voglia di libertà 🇮🇹 ❌ Firma anche tu: legaonline.it/nocoprifuoco #nocoprifuoco

Posted by Matteo Salvini on Saturday, April 24, 2021

Giorgia Meloni è partita citando le parole presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per il 25 aprile del 2019, l’anno prima che scoppiasse la pandemia: «La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva». Poi il passaggio del discorso del presidente del consiglio Mario Draghi sull’importanza della libertà: «Hanno finalmente deciso di abolire il coprifuoco?» ha ironizzato.

Speranza invita alla cautela

In mattinata, dopo il peggiorare della situazione in India, è arrivato il blocco degli ingressi in Italia da chi proviene dal paese asiatico. Al momento, non sembrano esserci particolari situazioni di rischio per l’Italia, ha detto Speranza, ma gli scienziati studiano la nuova variante. Il ministro si è dimostrato ottimista ma l’andamento del contagio dipenderà tutto dai vaccini e dalle misure restrittive. Se varranno rispettate tutte, incluso il mantenimento individuale di mascherine e distanziamento, e «se ci saranno le condizioni sarò il più felice di tutti se ci potranno essere passi avanti», ovvero l’andare oltre le 22 la sera: «Ci guiderà l’evidenza scientifica». I presidenti delle Regioni, guidati dal presidente leghista Massimiliano Fedriga, si erano spinti a chiedere solo un’ora in più, ovvero di spostare il limite alla mobilità notturna dalle 23. Rispondendo in tv Speranza ha ricordato che da lunedì riapriranno per la ristorazione in loco i ristoranti che fanno servizio all’aperto, e che grazie alle regioni gialle e al green pass – per vaccinati, negativi e immuni a seguito della malattia -, tutti potranno viaggiare: «Tra regioni in area gialla ci si può muovere liberamente, dove ci sono regioni in area arancione e rossa invece ci sarà il green pass».

Un problema politico

La questione del coprifuoco oltre a essere un problema sul fronte della gestione della pandemia, continua a essere di fatto un problema politico. Il segretario del Pd, Enrico Letta, nel pomeriggio ha avvertito Salvini, per lui se la Lega «non vuole stare al governo non stia al governo. Spero che non cada la maggioranza. Oggi Salvini sta partecipando a una raccolta firme contro il coprifuoco che il governo, di cui lui fa parte, ha deciso», ha detto a Mezz'ora in più su Rai3. 

Il battibecco è in corso. Salvini gli ha risposto su Twitter: «Il segretario del Pd Letta non si fida degli italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido degli Italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere. #nocoprifuoco».

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