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Salvini stretto tra Pd e Meloni trova l’aiuto di Renzi sul coprifuoco

Matteo Salvini Foto LaPresse
Matteo Salvini Foto LaPresse

Via libera delle camere al Pnrr ma la maggioranza continua a litigare. Draghi preoccupato per le riforme,  il leader leghista assicura: «Non rompo con il governo». Ma oggi al senato si replica: c’è la mozione di sfiducia contro il ministro Speranza

  • Il piano di ripresa fa il pieno dei voti alla camera e al senato. Ma il Carroccio finisce sotto attacco di Fratelli d’Italia e Pd. 
  • Forza italia sventa l’ordine del giorno che vuole cancellare lo stop alle 22. La maggioranza lo riscriverà. Il premier in apprensione per le risse dei suoi: «Senza riforme, dispero di spendere bene tutti questi soldi».
  • Mercoledì al senato si vota la mozione di sfiducia contro Speranza. Salvini non la può votare: «La Lega c’è, se qualcuno pensa di buttarci fuori dalla maggioranza ha sbagliato». Ma apre subito un altro fronte sulla normativa sugli appalti.

Alla Camera il Piano di ripresa e resilienza passa senza patemi: 442 sì, 19 no e 51 astenuti. Ma per chiudere la seduta ci vogliono più di 50 votazioni. Gli ex grillini di L’alternativa fanno spacchettare la loro mozione in mille rivoli per attaccare, punto per punto, tutte le contraddizioni del Movimento 5 stelle. Mario Draghi replica l’appello alle forze politiche e, in controluce, alla sua maggioranza rissosa: «Il contributo del parlamento è solo all’inizio. Il Piano è articolato in progetti

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