Il provvedimento esaminato dal Senato mette briciole a disposizione della sanità pubblica. Brindano solo le strutture accreditate: arrivano 185 milioni di euro in due anni dalle regioni
Una manciata di milioni di euro da mettere sul tavolo della propaganda e una sfilza di misure organizzative per regolamentare le liste d’attesa. Ma senza interventi realmente risolutivi. Il disegno di legge “prestazioni sanitarie”, approvato al Senato, rende davvero felici solo gli imprenditori della sanità privata, ben rappresentati a destra a cominciare dal deputato della Lega, Antonio Angelucci. Il settore privato beneficia infatti di 184,5 milioni di euro, tra il 2025 e il 2026, da attinge



