verso le regionali

Sanità pubblica in affanno, il “modello Veneto” tra attese infinite e privatizzazione

Luca Zaia (foto Ansa)
Luca Zaia (foto Ansa)
Luca Zaia (foto Ansa)

Tra liste d’attesa, carenze di personale e crescente privatizzazione, a pagarne il prezzo sono le persone, sempre più escluse dal sistema pubblico, e il personale sanitario che ogni giorno lavora per garantire il diritto alle cure. Luisa Macor, chirurga in pensione e volontaria dello sportello per la difesa della salute pubblica:«Un signore si è rivolto da noi perché doveva fare una visita cardiologica dopo un infarto e, con la prenotazione, gliel'hanno presa ad un anno di distanza. Un'attesa inaccettabile»

La sanità pubblica veneta mostra segnali di una crescente difficoltà legata all’accesso e all’equità delle cure. Secondo l’ultimo rapporto Gimbe in Veneto, nel 2024, il 7,9 per cento della cittadinanza ha dichiarato di aver rinunciato a una o più prestazioni sanitarie, con un aumento dello 0,5 per cento rispetto all’anno precedente. Il personale sanitario regionale resta sotto pressione, con carenze di infermieri e medici di base e anche la riforma territoriale prevista dal Pnrr procede a rilent

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