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Michele Santoro è tornato sullo schermo, nonostante tutto e tutti. Lo ha fatto con una puntata-evento, trasmessa dal teatro Ghione di Roma sul web, da alcune tv locali e da Byoblu sul digitale terrestre, con il titolo “Pace proibita”.
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Quella che è stata trasmessa, per Santoro, «non è una trasmissione, è una protesta», ha dice lo stesso Santoro in chiusura, promettendo che «questo è solo l’inizio».
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Tra gli obiettivi sfidare Pd e Movimento 5 Stelle, che avrebbero permesso un «peggioramento della televisione pubblica» e si sono fatti coinvolgere nella guerra in Ucraina senza aprire un confronto politico con la loro base. I dati dicono però che lo spazio d’azione non supera il 2 per cento.
Le angosce per la guerra generano l’ambizione del “partito pacifista”
03 maggio 2022 • 21:00Aggiornato, 04 maggio 2022 • 00:21