Italia

Nel Pd di Schlein todo cambia. Ma la minoranza si lamenta

  • All’organizzazione Taruffi, al coordinamento Bonafoni, i posti chiave sono riservati a due neoiscritti vicinissimi alla leader. Gaspare Righi diventa capo segreteria, e Flavio Alivernini, suo portavoce da ieri è anche responsabile della comunicazione del Pd.
  • Niente vice. Furfaro ha la delega «all’iniziativa politica», Provenzano agli esteri, Sarracino al Sud. 
  • Alfieri alle riforme, ma ai riformisti solo quattro deleghe su ventuno. Pina Picierno esclusa, c’è un caso De Luca: sarebbe stato lui a mettere il veto sul suo nome, troppo ostile al presidente della Campania. 

  L’ha fatta «strana», per dirla con Carlo Verdone. La segreteria di Elly Schlein è così sorprendente, per molti versi, che a caldo a Lorenzo Guerini, capo di Base riformista, scappa una battuta: «Per essere la segreteria di Sel vedo un’apertura interessante anche ai riformisti». È uno scherzo, ma sotto sotto c’è un giudizio: il nuovo esecutivo del Pd vira a sinistra. Come del resto aveva virato a sinistra il risultato delle primarie. E se nell’elenco dei ventuno nomi, dieci donne e undici

Per continuare a leggere questo articolo