Il segretario della Lega ha indicato la linea del partito: «Le maggiori spese per la Difesa dovranno essere usate per la sicurezza interna. Obiettivo: presidiare e controllare treni, stazioni, mezzi pubblici», attaccando così il ministro Crosetto. Poi ha rilanciato sulla necessità di un «intervento sugli extraprofitti», «in particolare alle banche» per coprire la manovra. Esattamente ciò a cui Antonio Tajani si è sempre opposto
Ormai non è nemmeno più pace armata, quella tra i ministri Matteo Salvini e Guido Crosetto, anche se le armi c’entrano eccome. Tra i due ministri è scoppiato uno scontro a distanza in vista della prossima finanziaria e ha al centro le spese per la difesa a cui – se si vuole cominciare a rispettare l’accordo con la Nato di aumento della spesa militare – andrebbe destinata una buona fetta del tesoretto prodotto dalla riduzione dell’evasione fiscale (15-20 miliardi di euro, secondo quanto anticipat


