Italia

Se la scuola chiude c’è la didattica a distanza. Resta l’incognita concorso

Lucia Azzolina, ministra dell'istruzione Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
Lucia Azzolina, ministra dell'istruzione Photo Mauro Scrobogna /LaPresse

Le scuole non chiuderanno ma nel caso «gli istituti sono più pronti alla didattica a distanza», dice la ministra dell’istruzione Azzolina. Ma dal 22 ottobre in 1500 istituti iniziano le sessioni del concorso straordinario

  • La ministra Azzolina: «Il primo bilancio serio arriverà a metà ottobre, ma stiamo monitorando e i contagi registrati a scuola sono molto bassi: si parla dello zero virgola», «Abbiamo lavorato tutta l’estate anche per evitare di doverle richiudere. Gli istituti sono più pronti alla didattica a distanza»
  • I presidi assicurano: «saremo in grado di affrontare qualunque situazione», «non ci sarà spazio per l’improvvisazione». Ma le condizioni sono diverse da nord a sud. E nelle isole molte sono le lezioni già sospese
  • Dal 22 ottobre al 9 novembre  in 1500 istituti  entreranno gli oltre 60mila prof precari per il concorso straordinario. Non è chiaro cosa succederà se qualcuna di queste scuole sarà chiusa per sanificazione

Le scuole non chiuderanno, annuncia la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina al quotidiano La Stampa. «Il primo bilancio serio arriverà a metà ottobre, ma stiamo monitorando e i contagi registrati a scuola sono molto bassi: si parla dello zero virgola», «Abbiamo lavorato tutta l’estate anche per evitare di doverle richiudere. Gli istituti sono più pronti alla didattica a distanza». Dunque non è detto che gli istituti non chiuderanno, la decisione spetta a comuni e Asl. Ma in caso saranno «più

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