Il ministro ha intonato le strofe del rocker emiliano per proclamare la città che si è aggiudicata il titolo e il contributo da un milione di euro
«Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole. Sei chiara come un'alba». Il ministro della Cultura Alessandro Giuli intona le note del famoso brano di Vasco Rossi, poi si ferma, sorride e proclama Alba, capitale dell’arte contemporanea 2027. Il siparietto è andato in scena nel pomeriggio del 17 ottobre, nella sala Spadolini del Mic.
In gara, oltre ad Alba, c’erano le città di Foligno e Spoleto, Pietrasanta e Termoli. La città piemontese si è aggiudicata il titolo, e un contributo pari a un milione di euro, per il progetto "Le fabbriche del vento" che ha convinto la giuria all’unanimità. Un progetto scelto perché, come recitano le motivazioni dell’assegnazione: «si radica in una tradizione d'avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale. Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l'intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione, ma anche la sperimentazione».
Alla proclamazione erano presenti Alberto Gatto, sindaco di Alba, Gianluca Gioetti, capo di gabinetto del sindaco, Nicolas Ballario, critico d'arte e curatore, Valerio Berruti, artista, Elisa Giordano, giornalista, Maria Teresa Grillo, Federico Riboldazzi e Fabrizio Spucches per lo staff del comitato promotore. «Questa vittoria è il frutto di un grande lavoro di squadra e di territorio», ha dichiarato il sindaco, «il progetto nasce dall'incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni ed enti che hanno creduto nella forza propulsiva dell'arte contemporanea». Gatto ha poi sottolineato come Alba sia da sempre una città capace di unire visioni e radici: «l'arte si affiancherà ora alla bellezza del nostro paesaggio riconosciuto Patrimonio dell'Umanità e alle eccellenze enogastronomiche che ci hanno resi celebri in tutto il mondo. Con la Biennale delle Langhe, che sara' tra i progetti centrali del programma 2027, daremo forma a un laboratorio permanente di idee e di cultura».
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